La nostra panchina
l'hanno tolta
ma noi siamo
ancora lì.

Chiudo gli occhi e vedo un gigante
che lancia sassi addosso alla sagra,
se mi vedi disattento
sto componendo,
ho scelto il paradosso
senza consultare
me stesso.

Rimpiango ore spese
abbracciato al mio paese,
quel campanile
che anche di notte
nella notte rivedrò
si staglia contro il buio,
quel villaggio
che tra altri mille
riconoscerei,

un sax in lontananza
scongiura la demenza,
mi automedico,
tutti giù per terra.

Quanti voti sposta un gol,
alla pancia si parlava
e il Paese collassava.

L'italiano legge poco,
è un imbuto sadico
e tu ti tuffi dalla spiaggia.

ariano inverno 2013
a