Dedicato a chi scorda e tradisce,
perché si cresce, ma non si cambia,
potranno comprare i miei giorni,
le notti continuerò a gestirmele io,
dedicato a chi ingrigisce a comando,
ancora in fasce e già come i nostri zimbelli,
ha indovinato e agito perché io sono emigrato,
ero già zingaro e giocava con l’asso,
perché c’è differenza tra missione e passatempo,
arriveranno tempi migliori, non diversi,
c’è chi teme di vivere troppo poco,
chi troppo,
scrivere belle poesie non è vivere in una bella poesia
e abbiamo asciugato fin troppo le nostre armi,
ho imparato affinato corretto,
ora sto con gli analfabeti,
tieniti stretto il tuo contentino e godi,
quando smetterò di ricercare la perfezione sarà la mia
fine,
ho passato la vita a spiegare,
adesso bado anch’io ai cazzi miei,
l’ho giurato che restavo, meno soldi ed un sorriso
che non muore sopra il volto della Trinità pagana,
si dimentica la gente ma le idee mai,
sotto il ponte dorme chi non si butta giù,
le vostre anime sono evaporate e avete ragione,
continuiamo a correre o sedere,
il conteggio non si ferma
e ognuno reagisce a suo modo.
14.03.2013
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