Cerchi di equilibrare
elementi assunti
e ti bendi gli occhi
ma la luce rimane,
è nella tua testa,
la Città ci accoglie
con colori alle pareti,
gioventù squaglia sul sedile dietro,
la vita del Mostro scorre,
ma colline non respiro
e il corpo giace a terra non so come,
l’Agglomerato è ancora treno
e muore tutti i giorni.
antonio oliva (rivista Cultura e dintorni)
napoli 10.09.2014
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