quando l’ho fatto
non sapevo farlo. now it’s up to you
Così
il bielorusso ti ha preso da dietro,
avrei
dovuto leggerlo in quegli occhi cerchiati
dalle
lacrime per i pazzi che ridevano
delle
tue vesti sbagliate,
non
hai nessuno per cui preoccuparti,
non
canti, non dormi,
non
più,
ogni
mattina dici allo specchio che ce la farà,
ma
telefoni a casa per una parola buona,
fino
a ieri ce la facevi,
ora
sei solo in una lurida città,
non
hai nessuno per cui preoccuparti,
non
canti, non dormi,
non
più,
non
hai nessuno,
non
senti, non vedi,
non
più,
io
volevo essere un mediocre e tu bruciare,
com’è
successo l’inverso?, quanto resisterai?,
ti
rendi conto che agonizzi senza imparare nulla?
e
la cosa più triste è che tradisci perfino te stesso,
non
hai nessuno per cui preoccuparti,
non
canti, non dormi,
non
più,
non
dormi non ti alzi e non hai nulla da dire
né
ricordi più niente ormai di tutto quello che c’è,
gioco
con le letterine e ti servo un altro drink,
il
barista Facciadangelo vede i tuoi vuoti domani.
antonioliva 8 gennaio 2015
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