quando
non ho potuto competere con l’ignoranza ma mi sono sentito a casa
Disprezzi i fiori stranieri
Disprezzi i fiori stranieri
che paghi per stare con te,
c’è più convenienza nei nostri cessi
che nei vostri salotti
parlando e dimenticando di specificare l’argomento
e rimpiango dalla fogna
le mattine passate in chiesa
e viceversa,
libri su croci sottili
che se va bene è normale
e se va male non ci hanno capiti
o viceversa,
stretto abbraccio il bancone
durante la bufera invisibile
mentre l’anomalia scatena il miracolo chimico
e siamo dentro una tasca
e siamo fuori e guardiamo la vasca.
ariano primavera 13
a
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